Cos'è aramaico antico?

L'aramaico antico è una lingua semitica del ramo occidentale ed è considerata una delle lingue più antiche del mondo. Era originariamente parlata dagli aramei nell'Antico Vicino Oriente, in particolare nell'area che oggi corrisponde all'Iraq, alla Siria, alla Turchia sudorientale e all'Iran occidentale.

L'aramaico antico si sviluppò nel XII secolo a.C. e fu ampiamente utilizzato come lingua franca dall'Impero assiro nell'VIII e VII secolo a.C. Successivamente divenne la lingua dell'Impero neobabilonese e dell'Impero achemenide (Impero persiano). Durante l'epoca ellenistica, l'aramaico antico continuò ad essere utilizzato come lingua amministrativa ed era parlato da diverse comunità ebraiche nel periodo del Secondo Tempio.

L'aramaico antico ha una lunga tradizione letteraria e ci sono sopravvissuti numerosi testi che coprono una vasta gamma di temi, tra cui testi religiosi, storici, legali e letterari. Importanti opere nella lingua aramaica includono il Targum, una traduzione e commentario in aramaico dell'Antico Testamento e i Talmud babilonese e Gerusalemme.

L'aramaico antico è scritto principalmente con l'alfabeto aramaico, che deriva dallo stesso antico alfabeto fenicico. L'aramaico antico ha anche influenzato lo sviluppo dell'ebraico e dell'arabo.

Negli ultimi secoli, l'uso dell'aramaico antico come lingua parlata è diminuito drasticamente e oggi è considerato una lingua morta. Tuttavia, è ancora ampiamente studiato dagli studiosi e ha una grande importanza per la comprensione della storia e della cultura nel Vicino Oriente antico.